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Nel 2022 sono state 260 le iniziative di sponsorizzazione culturale promosse in Toscana da Unicoop Firenze e oltre un milione di euro l’investimento economico messo a disposizione per le proposte culturali. Questi alcuni dei numeri della ricerca Nomisma presentata oggi al convegno “Verso una cultura per tutti” che, nel Salone dei 500 a Firenze, ha riunito personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura, con oltre 170 operatori del settore presenti in sala: Dario Nardella, Sindaco di Firenze, ha aperto il convegno che ha visto la partecipazione di Daniela Mori, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, e di Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana, affiancati dagli interventi dell’attore Stefano Massini, di Massimo Bray, Direttore Treccani, e di Pier Luigi Sacco, professore di Economia della Cultura dell’Università IULM. Al termine della mattinata Daniela Mori ha ricevuto dal Presidente Giani il riconoscimento Crest per l'impegno di Unicoop Firenze nei suoi cinquanta anni di storia sul territorio toscano.
Un convegno, quello di stamattina, di bilancio dell’impegno di Unicoop Firenze nel settore della cultura, per facilitare da un lato, l’approccio dei cittadini toscani alla cultura e allo spettacolo e dall’altro per contribuire all’economia del territorio. Dallo studio Nomisma emerge infatti il valore riconducibile alle attività culturali sostenute da Unicoop Firenze è stimabile intorno ai 9,3 milioni di euro. L’effetto diretto attivato dall’acquisto dei biglietti e dagli investimenti realizzati è stimato in 14,2 milioni di euro, mentre l’impatto indiretto in 3,9 milioni di euro. Le iniziative culturali promosse da Unicoop Firenze hanno prodotto un impatto importante anche sulle spese delle famiglie: grazie ad uno sconto medio del 20% sul costo dei biglietti, i soci hanno risparmiato 4,5 milioni di euro. Numeri significativi in termini economici e di inclusione culturale: una finalità, questa, presente anche nello statuto della cooperativa e cruciale per un’armonica convivenza nella società. Il convegno è stato anche un’occasione di confronto con gli operatori del settore, per capire gli strumenti e le modalità per favorire l’accesso di luoghi culturali, in un momento, come questo, in cui la spesa media di famiglie e giovani per spettacoli, teatri e musei continua a diminuire a causa della crisi economica. A fianco dell’impegno di Regione Toscana di realizzare il bonus cultura dedicato ai giovani under 25, Unicoop Firenze rafforzerà il suo impegno anche nel 2024 per promuovere e sostenere le iniziative culturali del nostro territorio, con proposte mirate al pubblico dei più giovani, oltre a quelle già consolidate per il grande pubblico di tutte le età e a quelle riservate ai soci.
I numeri delle iniziative di Unicoop Firenze
A fronte dell’impegno economico di un milione di euro stanziato da Unicoop Firenze, la risposta dei cittadini è stata notevole: secondo l’indagine realizzata da Nomisma – fra dicembre e gennaio scorsi su un campione di 725 cittadini toscani fra i 18 e i 70 anni che negli ultimi 12 mesi hanno partecipato ad almeno una attività culturale, - in iniziative del genere sono state coinvolte 943mila persone, cioè il 39% della popolazione toscana della fascia d’età 18-70 anni, con un grado di soddisfazione del 90%. Di questi, 281mila persone dichiarano di aver potuto partecipare agli eventi solo grazie a Unicoop Firenze. Le iniziative promosse dalla cooperativa vedono un’alta partecipazione soprattutto dei soci (3 su 4 partecipanti) in tutte le fasce d’età: il 25% ha meno di 30 anni, il 30% è nella fascia dei 30-44 anni, il 25% in quella dei 45-54 mentre il 20% è over 55. Oltre alla grande partecipazione, ad emergere dai dati di Nomisma è anche la soglia di gradimento: il 90% dei soci è soddisfatto delle iniziative culturali che riguardano i musei, l’89% ha apprezzato le iniziative relative a teatro e cinema, mentre i concerti hanno ottenuto l’88% del gradimento.
Le buone pratiche di Unicoop Firenze
Unicoop Firenze si pone come soggetto promotore di cultura e di partecipazione attraverso le numerose iniziative per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale: tra i tanti esempi degli ultimi anni, iniziative come Abbraccia il Battistero a Firenze, Abbraccia l’Acquedotto a Volterra, il restauro del Pantheon degli uomini illustri a Pistoia e il contributo per il Memoriale italiano di Auschwitz a Firenze. L’impegno per favorire l’accesso popolare ai luoghi di cultura si è concretizzato anche con iniziative a largo impatto di pubblico come Tutti all’Opera, - che negli anni ha portato circa 10.000 persone al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino – Bibliocoop e la partecipazione al Salone del libro di Torino. Tra le tante proposte messe a punto da Unicoop Firenze anche le aperture straordinarie riservate ai soci, come le visite a San Casciano dei Bagni, la mostra di Luca Signorelli al MAEC di Cortona e la visita a Casa Vasari. Oltre a questo, ad aprile del 2023 Unicoop Firenze ha lanciato il progetto Under30, per rendere accessibile la cultura ai ragazzi al di sotto dei 30 anni, un target molto propenso a partecipare alle iniziative culturali di Unicoop Firenze (il 25% dei partecipanti agli eventi ha meno di 30 anni) e anche il più incline a cercare riduzioni e agevolazioni. In questi mesi il progetto ha visto una partecipazione di oltre 600 ragazzi, che hanno potuto approfittare di un ricco calendario di eventi, dallo spettacolo di Romeo e Giulietta al Teatro Verdi, alla serata Strozzi Future Night a Palazzo Strozzi, fino ai concerti dei Pinguini Tattici Nucleari allo Stadio Artemio Franchi, di Tananai al Mandela Forum e di Madame al Festival MusArt in Piazza Santissima Annunziata. Un impegno concreto quello di Unicoop Firenze che si rinnova anche per il prossimo anno, con l’obiettivo di diffondere l’idea della cultura come bene comune alla portata di tutti e come risorsa accessibile con cui nutrire la mente.
Le dichiarazioni
Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana: «Unicoop Firenze rappresenta una parte fondamentale del nostro sistema economico e sociale, non solo perché rappresenta l'1% del Pil regionale, ma anche perché ha la capacità di sviluppare iniziative sociali, culturali, sportive e di aggregazione, per i soci e i giovani under 30. Anche il nostro impegno andrà in questa direzione dal momento che la Regione Toscana nel 2024 attiverà un bonus cultura regionale dedicato ai giovani sotto i 25 anni con agevolazioni e sconti per l'accesso a musei, cinema e teatri».
Daniela Mori, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze: «Il convegno di oggi è stato l'occasione per fare il punto sul nostro impegno ma, soprattutto, per rilanciare contenuti, strumenti e nuovi spazi di collaborazione fra tutti i soggetti che nella cultura credono e che di cultura vivono. Voglio ringraziare le istituzioni, gli ospiti e i tanti operatori del settore che, in questo tempo di crisi economica e sociale, sono una risorsa essenziale a cui è legata la nostra identità culturale e lo stare bene in momenti di socialità condivisa. I dati presentati oggi ci spingono a proseguire sulla strada dell'impegno e, anzi, a rinforzarlo con un'attenzione particolare ai più giovani: i prossimi mesi porteranno molte opportunità con agevolazioni perché soci e cittadini possano godere delle tante iniziative culturali che animeranno in autunno la nostra regione».
Massimo Bray, Direttore Treccani: «Cultura e conoscenza hanno da sempre un ruolo cruciale nello sviluppo della società, ruolo che anche la nostra Costituzione riconosce all’articolo 9. La cultura ci rende consapevoli del luogo in cui viviamo, della sua storia, delle sue tradizioni. La cultura salva dalla povertà educativa, dalla disgregazione sociale e dai conflitti interetnici, generando condivisione e costruzione di nuovi legami. Esperienze e numeri positivi come quelli presentati oggi devono essere di esempio per abbattere il pregiudizio secondo cui “con la cultura non si mangia” e per riportare la cultura al centro del Sistema Italia».
Pier Luigi Sacco, Professore di Economia della Cultura dell’Università IULM: «Abbiamo estremamente bisogno che la fruizione della cultura sia radicata anche nelle situazioni più svantaggiate, proprio per i benefici sociali che ne derivano, a partire dal benessere psicologico, ormai dimostrato da molti studi, fino agli effetti positivi sui comportamenti a favore dell'ambiente. Ben vengano quindi tutte le iniziative, come questa, per garantire a tutti l'accesso alla cultura e per fare in modo che non diventi mai "una cosa da ricchi"».