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Una passeggiata all'insegna della solidarietà e cultura attraverso Il viaggio come esperienza per incontrare l'insolito e l'ignoto, e imparare ad affrontare l'imprevisto.

Dal latino “peregrinatio”, viaggio in terra straniera, il pellegrino era lo straniero che secondo la legge romana non godeva dei diritti di coloro che abitavano il luogo. Era un uomo o una donna di mondo che affrontavano un lungo viaggio in paesi sconosciuti. 

Itineranti per Firenze andremo a scoprire il vecchio Comune ottocentesco, oggi rione, Il Pellegrino e racconteremo le storie di vita delle prime pellegrine, donne visionarie che viaggiarono sole affrontando situazioni impervie in luoghi poco battuti per ricercare se stesse e la propria spiritualità.

La capostipite fu Elena, madre di Costantino, in seguito proclamata santa. Tra le sovrane che si esposero ai rischi di una simile impresa, Eudocia, moglie di Teodosio II. San Girolamo ci narra di patrizie romane, che lasciati gli agi si misero in cammino, tra queste Paola e Melania Senior. Documento prezioso sul pellegrinaggio al femminile è il diario di Egeria, che partita dalla Galizia spagnola raggiunse la Terrasanta circa nel 380. Più avanti nei secoli, tra il 1100 e il 1300, abbiamo i ripetuti viaggi di Bona da Pisa, umile popolana, e Brigida e Caterina di Svezia, madre e figlia, aristocratiche, che lasciata la vita laicale si dedicarono al cammino mistico attraverso il pellegrinaggio.

Nel corso del nostro trekking andremo ad esplorare alcuni parchi cittadini, alla ricerca di quelle piante esotiche, giunte da terre lontane, e che oggi sono naturalizzate nel nostro territorio.