A Colle di Val d’Elsa un centro di produzione audiovisiva per il territorio
Laureata in Scienze della comunicazione presso l'Università La Sapienza di Roma nel 2001, nel 2016 consegue la laurea in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale presso l'Università degli studi di Firenze.
È giornalista dal 2001, dopo la collaborazione con la cronaca umbra del Messaggero e con altri periodici locali.
Dal 2004 lavora in Unicoop Firenze dove, per 5 anni, ha svolto attività in vari punti di vendita, con un percorso di formazione da addetta casse a capo reparto servizio al cliente. Dal 2009 al 2011 ha coordinato le sezioni soci Coop di Firenze.
Dal giugno 2011 è direttore responsabile dell'Informatore Unicoop Firenze, responsabile della trasmissione Informacoop e della comunicazione digitale presso gli spazi soci Coop.
Colle di Val d'Elsa come centro di produzione audiovisiva per un circuito di web tv dell'intero territorio colligiano: questo è solo l'ultimo dei tanti progetti che Kiné ha sviluppato in Toscana e non solo. La Cooperativa di comunicazione integrata e produzione audiovisiva, che Claudio Giapponesi, Francesco Corsi e Andrea Corsi hanno fondato nel 2008 a Colle, dal 2009 ha esteso i suoi confini anche oltre regione con l'apertura della filiale di Bologna.
Se negli anni attività e prospettive si sono ampliate, il punto di ripresa è rimasto ben saldo: un occhio puntato su territorio e società per raccontare il passato, documentare il presente e tratteggiare qualche linea futura.
L'occhio sulla città
Il primo passo è stato "L'occhio sulla città" nato dalla collaborazione fra la Cooperativa e il Comune di Colle di Val d'Elsa per creare un archivio audiovisivo del territorio con video-interviste, filmati amatoriali e produzioni documentarie, come spiega il presidente, Francesco Corsi: «Dal 2008 a oggi abbiamo integrato competenze, esperienze e contatti sul territorio, passando dai soli servizi di documentazione a nuovi settori in linea con i velocissimi cambiamenti tecnologici e culturali planetari: social network e web community sono vere e proprie comunità digitali che richiedono una comunicazione quanto più possibile integrata».
(Foto di A. Fantauzzo)
Comunicare per integrare
Comunicazione integrata oggi è la parola d'ordine della Kiné che nel colligiano ha aperto la frontiera digitale; nuovi media e valorizzazione del territorio locale sono infatti al centro di "Colle Tv" (www.comune.collevaldelsa.it/tv e pagina Facebook del Comune) il canale di web tv per avvicinare l'amministrazione ai cittadini: sulla piattaforma i tre comuni di Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi e Radicondoli offrono informazioni istituzionali e di interesse pubblico con dirette dal consiglio comunale, spot, videolettere su problemi o iniziative specifiche.
Tante le novità, ma un punto rimane fermo: «Quali che siano la comunicazione e le sue forme - spiega Francesco - l'asse portante del nostro lavoro sono le persone, le storie, i volti: negli anni abbiamo raccontato luoghi e culture, collaborando con le tante realtà del contesto e favorendo l'incontro e lo scambio di esperienze».
Un ponte fra generazioni
Far muovere le idee per unire le persone: questo il senso della Cooperativa Kiné, tutto concentrato nel nome dell'impresa che rimanda a cinetica, energia e movimento: «L'informazione come bene comune, - continua Francesco - utile, condivisa e partecipata: perseguiamo questo obiettivo perché la comunicazione sia davvero un ponte fra le persone e le generazioni».
Proprio le generazioni e il movimento operaio degli anni '60 e '70 sono al centro del progetto "L'utopia della base": a partire dall'omonimo libro, i tre soci hanno raccolto il materiale disponibile sul territorio colligiano, setacciando archivi e case private: pubblicazioni, lettere ma anche video e film di famiglia, realizzati dai protagonisti di quegli anni. Il tutto è stato digitalizzato ed è disponibile su un sito dedicato (www.utopiadellabase.it), come racconta Francesco: «Nel raccogliere i documenti, quasi porta a porta, siamo entrati nella storia delle persone, delle loro lotte e delle occupazioni di fabbrica in anni lontani che sembrano di nuovo attuali. Recuperare questo patrimonio è un'opera rivoluzionaria perché richiede un lavoro sperimentale e sul campo che da semplici frammenti ricostruisce il senso della storia. Oggi che i materiali sono digitali e in rete, quella storia è memoria, disponibile per sempre e per tutti».
Per una sana etica della comunicazione, dove la tecnologia va a braccetto con l'uomo.